IRRE TOSCANA - Progetto "Stili di Vita – La Scuola promotrice di Salute” 

 

STRUTTURA DI PRESENTAZIONE DEL CASO DI SUCCESSO

DI FORMAZIONE DOCENTI


Luogo e data Firenze 28 giugno 2006
Nome e firma del compilatore Sergio Vannini
Ente del compilatore IRRE Toscana


Descrizione dell’esperienza

• Nome del caso studio
Progetto “Stili di Vita – La Scuola promotrice di Salute”

• Paese/Città
Italia

• Contesto di riferimento/Tipologia di iniziativa (es. EC/Programma nazionale/iniziativa regionale, ecc.)
Progetto regionale

• Attori coinvolti (Natura e nome del promotore e dell’ente erogatore o iniziatore dell’esperienza/ esperienza di apprendimento; Principali categorie di attori coinvolti nella fase di progettazione ed erogazione, Partnership pubblica/privata o commerciale a supporto dell’iniziativa)
Regione Toscana, Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà, (Ente promotore del Progetto);
IRRE Toscana, (Ente Coordinatore e gestore del Progetto);
Università di Siena, Aziende USL della Toscana, Direzione Scolastica Regionale (Collaboratori del Progetto)

• Ragioni che hanno dato origine all’iniziativa/esperienza di apprendimento - Bisogni a cui l’iniziativa/esperienza ha risposto
Le ragioni che hanno dato origine al progetto sono riconducibili al bisogno, rilevato anche dalla ricerca dell’OMS (HBSC) sugli stili di vita degli adolescenti, di promuovere nelle scuole l’educazione alla salute incentivando sani e corretti stili di vita.

• Tipologia dell’iniziativa / esperienza di apprendimento (processo di formazione iniziale – introduttivo o continuo / processo di formazione obbligatorio o opzionale)
Percorso di formazione per docenti, scandito in una fase iniziale di tipo prevalentemente teorico, una fase intermedia di tipo laboratoriale o operativa e delle occasioni, di esperienze in situazione con le classi (campus residenziali)

• Finanziamento (se previsto)
Regione toscana

• Finalità e obiettivi
Promozione dell’educazione alla salute
Sviluppo di sani e corretti stili di vita
Prevenzione del disagio
Sviluppo di competenze di tipo psico e socio-affettivo, della sfera emozionale e relazionale
Promozione di un ambiente educativo attento allo sviluppo integrale della persona

• Destinatari (dimensioni del gruppo dei partecipanti, caratteristiche soci-culturali, profilo professionale / caratteristiche, descrizione del processo di assunzione, etc.)
Professori di scuola secondaria di primo e secondo grado della toscana(circa 60) referenti di circa 40 scuole.

• Data di inizio e termine (se l’esperienza è conclusa) e durata (in ore)
Il progetto nella sua parte che riguarda la formazione ha preso il via il 23 di settembre del 2005 si è concluso, per quel che riguarda l’anno scolastico 2005/6 in giugno 2006 e proseguirà nel prossimo anno scolastico 2006/7.

• Contenuti e come la conoscenza è creata, trasmessa, mantenuta e memorizzata
I contenuti e la metodologia della formazione sono riconducibili ai progetti Life Skills Education e Peer Education promossi dall’OMS e realizzati in varie scuole campione negli anni passati su proposta del MPI.

• Strategia didattica utilizzata (es. autoapprendimento, apprendimento collaborativo, videolezione, blended learning, etc.), modalità di apprendimento (uno a uno, uno a molti, collaborativo)
Trattandosi di un progetto complesso ed articolato le strategie didattiche utilizzate sono state molteplici andando dalla lezione frontale, all’esperienza concreta in situazione (campus residenziali) oltre a simulazioni di gruppo, laboratori, ecc.

Modalità di erogazione (es. regole di partecipazione, vincoli, valori di riferimento) e ruolo svolto dai diversi attori coinvolti e dai partecipanti
Il percorso del progetto, scandito ed articolato in fasi, è stato proposto ai docenti corsisti i quali hanno condiviso il percorso.

• Ruolo svolto dalle risorse didattiche (consulenza, supporto tecnico, etc.)
Il progetto è stato seguito da un Gruppo di coordinamento composto dai rappresentanti dei vari Enti.
La formazione è stata curata da docenti universitari.
I laboratori, il lavoro di gruppo, le esercitazioni e le azioni in situazione sono state curate da uno staff tecnico.

• Tipologia di servizi forniti (come sono stati misurati e resi visibili al pubblico)
Il progetto è stato proposto alle scuole attraverso una comunicazione scritta ai Dirigenti scolastici. I contatti e le comunicazioni alle Scuole sono avvenuti anche per posta elettronica. Nel sito dell’IRRE sono state predisposte delle pagine dedicate al progetto.

Risultati raggiunti
Gli obiettivi previsti dal progetto sono stati raggiunti

• Modalità e tipologia di valutazione e certificazione dei risultati/apprendimento (se prevista)
In considerazione della prosecuzione del progetto non sono stati predisposti degli strumenti specifici di valutazione.

• Modalità e tipologia di valutazione della soddisfazione/gradimento dei partecipanti
E’ in preparazione una griglia di valutazione che sarà presentata a settembre con l’avvio della formazione di secondo livello.


• Cambiamenti intercorsi durante la realizzazione dell’esperienza/evoluzione (in termini di finalità, attività, destinatari, uso delle tecnologie, ecc.)
Nessun cambiamento è avvenuto rispetto alla scansione del progetto

Tecnologie
• Tecnologie utilizzate
Computer per le presentazioni


• Ruolo svolto dalle tecnologie (es. Modalità di comunicazione fra i partecipanti, etc.)
La comunicazione è stata facilitata dalla posta eletronica

Impatto
• A livello macro (se rilevante): impatto a livello locale, regionale, nazionale, ect..
Le scuole che hanno partecipato alla formazione costituiscono una rete (Rete delle Scuole che Promuovono Salute) ed i materiali e le esperienze sono scambiate attraverso la posta elettronica.

• A livello a livello micro: impatto sui destinatari/partecipanti, studenti, scuole, etc.
Nel corso dell’ultimo incontro seminariale di confronto e valutazione i partecipanti hanno relazionato e confrontato sulle esperienze effettuate.
Anche le attività condotte nei campus sono state registrate in apposite relazioni.
Il frutto sia dei confronti, sia delle relazioni ha messo in evidenza la validità del percorso

Come l’impatto è stato misurato.
Attraverso il confronto e attraverso una riflessione critica che è stata sintetizzata in relazioni scritte.

Elementi di innovazione (rispetto a contesto, destinatari, sistema educativo di riferimento, uso delle tecnologie, metodologie e processi, organizzazione, etc.). Compilare questa parte solo se l’iniziativa/esperienza di apprendimento presenta aspetti innovativi.
Gli elementi innovativi che il progetto ha promosso sono stati:
relativi alle competenze soggettive dei docenti;
rispetto al contesto scolastico-organizzativo;
rispetto alle relazioni docenti-studenti.

Elementi della buona pratica (es. Trasferibilità, Coerenza, Efficienza, Sostenibilità, etc.)
Elemento di buona pratica del percorso di formazione, da segnalare, è la scansione metodologica che ha previsto una prima fase a carattere teorico, una fase intermedia di tipo laboratoriale o più spiccatamente operativa ed una fase esperenziale in situazione (campus).


Elementi/principali ragioni del successo di questo caso studio (perché questa esperienza/iniziativa è stata scelta)
Questi elementi di buona pratica riconducibili a questioni di tipo metodologico e di struttura della formazione unitamente ai contenuti (Life Skills e Peer education per lo sviluppo di competenze trasversali) sono alla base del buon successo del progetto.

Dall’analisi dell’iniziativa/esperienza indicare gli elementi chiave utili alla definizione del modello Di.SCO.LA che svilupperemo nella prossima fase.
Contenuti e metodi della formazione: rispondenti ai bisogni dei docenti, mirati allo sviluppo di competenze ed in linea alle reali esigenze di innovazione e sviluppo dei processi di insegnamento-apprendimento.